domenica 11 aprile 2010

Riflettere e condividere conoscenza

L'idea di questo blog è quello di creare uno spazio di riflessione e condivisione sui temi della comunicazione, relazione e linguaggio. Nel mio lavoro (psicopedagogista in un ente locale per la fascia 0-6 anni) mi sono resa conto che spesso non si fa attenzione alla forma e al contenuto del linguaggio, riproponendo luoghi comuni e stereotipi. Questo di certo non facilita lo sviluppo di menti aperte e curiose, ma anzi spinge verso un conformismo del pensiero e a una stereotipizzazione della conoscenza. Così faccendo il richio è di crescere individui pregni di pregiudizi i cui linguaggi e comportamenti futuri sono razzisti. 
Le teorie che prenderò come bussola per orientarmi in questo vasto argomento sono la teoria sistemica relazionale, la teoria dell'identità sociale e la teoria costruttivista, mi piacerebbe avere commenti e spunti di riflessione partendo anche da esperienze concrete.

Il linguaggio non è neutro!

Sempre di più si assiste ad un uso del linguaggio come se una parola valesse un'altra, ma è proprio così? Il nostro linguaggio è infarcito di stereotipi che hanno una rapida diffusione grazie ai mass-media in particolare la televisione, che utilizzando un linguaggio stereotipizzante veicolano pregiudizi e razzismo.
Quindi il linguaggio non è neutro, le parole significano e veicolano cultura, organizzazione sociale, informano sullo status del parlante e su quali siano le sue idee sul mondo.
Spesso, però, ci troviamo di fronte a interlocutori che si dichiarano per es. non razzisti ma che poi utilizzano un linguaggio tipicamente razzista, attribuendo un tratto caratteriale ad un'intero popolo, per esempio, o enunciando io non sono razzista ma...
Insomma il linguaggio a seconda di come è usato veicola significati culturali precisi e può facilitare la costruzione di stereotipi e pregiudizi. 
Chi si occupa di educazione e formazione dovrebbe farne un uso consapevole e appropriato.